Ciò che si ignora o si rifiuta di se, cioè i propri aspetti sconosciuti e profondi, contiene capacità che non si sa di avere e che ci libera dalle gabbie mentali e dalle situazioni difficili.
Bisogna entrare in contatto con la propria autenticità, diventare consapevoli di emozioni, energie, risorse, ferite interiori sepolte, represse e nascoste ascoltandole, cogliendone il senso, sapendole affrontare e risolvendo i conflitti.
Il sintomo fisico che si presenta ha una sua funzione che serve ed è indicatore di parti di se a cui non si dà spazio e che bisogna quindi ascoltare e portare l’attenzione sulle proprie sensazioni.
Mettersi in ascolto con se stessi iniziando a “sentire” le proprie percezioni e gli stati interni arricchisce.
A volte quando subentra il panico ci rivela l’immagine nascosta di noi per ritrovare il benessere e quando la paura ci attanaglia, ci blocca, ci si deve aprire a sentire le emozioni e non è utile ragionarci razionalmente che cronicizza e annulla la loro funzione.
Spesso il panico si presenta perché non si vive il presente ma si indugia nel pensiero del passato e del futuro.
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